L’escursionismo non è una passeggiata.
L’escursionismo non è una passeggiata. Allenamento e abbigliamento base per le tue escursioni.
Riuscire a godermi appieno il presente è stata una diretta conseguenza del percorso formativo che mi ha portato a diventare guida.
La consapevolezza che ho sviluppato mi fa apprezzare ogni singolo passo tra gli straordinari e delicati equilibri che ci circondano.
Sembra bello vero?
Il godimento di questa serenità ha però alla base una preparazione specifica e tecnica che spesso viene sottovalutata.
Non ci si improvvisa escursionisti.
Che lo si pratichi per passione o professione poco importa.
Non conta se sei alle prime armi o un grande esploratore navigato.
Come ho affermato sin dall’inizio
l’escursionismo non è una passeggiata e ora ti dirò subito perché.
L’escursionismo non è una passeggiata: Che cos’è l’escursionismo?
È un’ attività esercitata in modo sistematico sia in montagna, sia altrove, con carattere turistico, a scopo ricreativo e per promuovere lo sviluppo fisico e culturale.
Può essere svolta a tutte le età.
È camminare per conoscere.
L’escursionista infatti è colui che intraprende a piedi un sentiero segnalato per raggiungere luoghi o punti di interesse.
L’escursionismo non è una passeggiata. Come iniziare : l’allenamento.
Perché allenarsi per fare trekking?
Sono molte le persone che per buona parte della settimana svolgono attività sedentarie.
Se anche tu sei una di queste è indispensabile avere un minimo allenamento per non trovarsi in situazioni poco piacevoli.
Lo scopo è quello di permettere al nostro organismo di affrontare situazioni di fatica evitando disagi o circostanze che mettano a rischio la nostra incolumità.
Dove allenarsi?
Principalmente all’aperto ma c’è da dire che ogni luogo ha i suoi vantaggi.
In natura: percorrendo sentieri con fondi differenti per essere preparati a varie condizioni di percorso.
In città: nei parchi, percorsi vita o simili. Sfruttando ovunque, se possibile, vari dislivelli.
A casa: migliorando alcuni apparati muscolari magari con l’uso di qualche attrezzo.
In palestra: soprattutto nei periodi invernali.
Come allenarsi?
Ti dico subito che la cosa migliore è che lo sforzo e l'impegno siano graduali sia a livello fisico che psichico.
Ricorda che gli allenamenti continuativi e più leggeri danno risultati più validi di quelli sporadici e pesanti.
Per prepararti al meglio al trekking scegli esercizi caratterizzati da regolarità e durata con medio sforzo.
Classici esempi di attività che puoi fare per lavorare sulla resistenza e la respirazione sono: camminare, pedalare, correre, nuotare, salire le scale.
Per mantenere forte e resistente le caviglie, ma anche le ginocchia, è importante fare sport che consentono movimenti “in scarico” cioè senza che il peso del corpo si scarichi su queste articolazioni.
Evita gli spostamenti laterali e scegli le scarpe adeguate per protegge al meglio la caviglia ( te ne parlerò più avanti).
Quando vai in montagna, in collina o al mare, per allenarti è saggio anche per questo aumentare solo progressivamente il peso dello zaino, la lunghezza e la pendenza che affronterai nel percorso.
No scuse
Pensi di non avere tempo?
Sbagli.
Fermati e rifletti su quante volte durante la giornata ti capiti di aspettare. L’autobus, l’ascensore, la fila alla cassa e via dicendo. In tutti quei momenti potresti anche solo contrarre i glutei un tot di volte.
Oppure puoi scegliere di evitarlo proprio l’ascensore, così come la scala mobile e optare per la scale.
Potresti salire alla prossima fermata del bus o non utilizzare la macchina per i tratti brevi spostandoti abbastanza velocemente anche a piedi.
Me lo ripeto spesso anch’io quando divento un po’ pigra: no scuse, basta fare il primo passo.
Laddove non si hanno restrizioni mediche tenersi “allenati” è davvero solo una questione di volontà.
Abbigliamento per il trekking: come ci si veste per un’escursione?
È la prima domanda che ci di dovrebbe porre prima di scegliere dove andare.
Nelle prossime righe ti aiuto ad orientarti nella scelta di indumenti, calzature ed equipaggiamento base, indispensabili per affrontare al meglio ogni sentiero.
Qual è l’abbigliamento adeguato per un’escursionista?
Non esiste un unico modo di vestirsi.
Come per tutte le cose sarà l’esperienza a farti trovare la combinazione di abiti giusta per te.
Certamente oltre le previsioni meteo occorre sempre tenere in mente questi fattori: stagione, durata dell’escursione e quota che vuoi raggiungere.
Per camminare in montagna posso utilizzare ciò che uso già per la palestra o all’aria aperta?
Mi spiace, no.
Non improvvisare.
Quello per il trekking è un abbigliamento fatto di capi tecnici studiati appositamente per il mondo dell’outdoor.
Le due componenti fondamentali sono comfort e sicurezza.
Il vestiario adatto è quello che genera uno stato isolante d’aria vicino alla pelle creando una barriera protettiva contro la pioggia, il vento, il freddo e il caldo.
Quindi la soluzione vincente è vestirsi a strati in modo da adattarsi rapidamente alle variazioni meteo.
Ti è venuto in mente la famosa cipolla vero?
Rende sempre perfettamente l’idea!
In generale meglio indossare più indumenti leggeri uno sopra l’altro che uno pesante.
I capi devono essere anche comodi per non intralciare il movimento.
Ne esistono di diverso spessore per ogni stagione: leggero, medio, pesante.
Ma vediamoli insieme questi strati.
L’escursionismo non è una passeggiata: i 3 strati per il benessere in escursione.
Stato traspirante / base layer: è quello a contatto diretto con la tua pelle, deve assorbire e disperdere rapidamente il sudore mantenendo la pelle asciutta.
T-shirt:ti consiglio vivamente di evitare il cotone, vale anche per le mutande.
I capi intimi realizzati con fibre idrofughe non assorbono il sudore.
Scegli quindi materiali tecnici come poliestere, poliammide etc che asciugano in fretta e vanno bene sia d’estate che d’inverno.
Anche la lana merino è dotata di un grande potere assorbente e rimane calda anche se bagnata.
Pantalone: anche lui come la maglietta deve potersi asciugare rapidamente ed essere traspirante essendo a diretto contatto con la pelle.
Oggi i pantaloni da trekking sono costruiti con materiali sintetici di ultima generazione altamente performanti.
Proprio per questo è meglio non indossare i jeans poiché limitano i movimenti e se bagnati pesano.
I materiale sintetici asciugano in fretta e sono leggeri.
D’inverno opta per pantaloni in softshell non imbottiti, eventualmente da utilizzare con una calzamaglia. La cipolla vale anche per le gambe!
Strato termico / mid layer : serve ad intrappolare l’aria calda intorno al corpo.
Può essere costituito da uno o più capi e la sua caratteristica principale è la leggerezza.
Scommetto che nell’armadio hai almeno un capo in pile vero?
A rendere un successo commerciale questo materiale è stato ill basso costo e le caratteristiche funzionali.
Ha un ingombro ridotto, è caldo, morbido e leggero.
Ad oggi ne esistono di altissima qualità con specifiche tecniche molto sofisticate.
Tra i tanti vantaggi ha anche quello di essere facilmente lavabile e di asciugarsi molto rapidamente.
Strato impermeabile/ outer layer: è lo strato più esterno della cipolla, serve a proteggerti da vento e pioggia in modo efficace.
Guscio o giacca a vento: Deve essere leggera e non imbottita , traspirante ed impermeabile, con aperture per l’areazione e il cappuccio non staccabile perché il vento se lo può portar via.
E’ sicuramente l’indumento più costoso.
Il mio consiglio?
Nonostante sia un investimento importante è saggio acquistare giacche dalle prestazioni elevate.
Vale assolutamente la pena spendere un po’ per un capo che in caso di necessità può garantirci la miglior barriera dalle intemperie.
Tra l’altro è quello destinato a durare maggiormente nel tempo e un po’ come per il pile lo userete svariate occasioni e stagioni e non solo per le escursioni.
E gli scarponi e le calze? Come preparo lo zaino?
Non preoccuparti, ne parlerò in 2 guide/ articoli dedicati.
L’escursionismo è un viaggio fatto di tanti piccoli passi.
Per me ciò che conta all’inizio è soprattutto che tu possa sviluppare una forma mentis pronta al mondo dell’outdoor.
Infatti i fattori ambientali e stagionali non sempre sono prevedibili.
Un ultimo suggerimento importante che ti do è quello di lasciare un ricambio completo di abiti in macchina o nel pullman se sei con un gruppo organizzato.
Io ad esempio, per sicurezza, porto sempre un paio di calzini di ricambio anche nello zaino.
Ora che abbiamo le basi possiamo iniziare a costruire.
E cosa c’è di più bello che camminare per conoscere?
Buoni passi Eleonora